Le vertigini cervicali: diagnosi differenziale, sintomi e cura
Le vertigini cervicali, chiamate anche vertigini cervicogeniche, sono strettamente collegate al movimento del collo e possono essere influenzate dalle posture che assumiamo durante la vita quotidiana.
Generalmente si associano ad una aumentata rigidità del rachide cervicale alto e, spesso, a dolorabilità nella stessa zona; durante la seduta di valutazione possiamo constatare che la mobilizzazione delle articolazioni rigide e dolenti porta ad un miglioramento delle vertigini.
L’esordio in genere non è mai acuto e nella storia di una persona che soffre di vertigine cervicogenica sarà probabile ritrovare episodi di dolore cervicale ricorrenti e, a volte, un trauma cervicale come un colpo di frusta.
La vertigine di tipo vestibolare invece ha un esordio acuto, spesso associata a forte nausea e vomito, e non è influenzata dal trattamento del rachide cervicale.
Anche un problema al sistema vascolare vertebro-basilare può manifestarsi con delle vertigini ma peggiora con la mobilizzazione del rachide cervicale.
Per questo motivo è di fondamentale importanza raccogliere un’anamnesi dettagliata dei sintomi ed eseguire una valutazione approfondita del rachide cervicale per impostare un percorso terapeutico efficace.
Per ulteriori informazioni sulla cura delle vertigini cervicali vi invito a leggere l’articolo sottostante:
https://www.fisioterapiaitalia.com/blog/vertigini-cervicali/
Buona lettura.
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